Il sondaggio Ixè pubblicato questa mattina da Repubblica fotografa quello cha da qualche giorno si avvertiva nel Paese. Gli urlatori della paura, in primo luogo l’ex Ministro degli Interni, quello del Papeete, sono rimasti senza voce, urlano ma nessuno li ascolta.
Sbraitano, chiedono misure sempre più dure di quelle annunciate dal Governo, pretendono che sia speso il quadruplo di quello previsto nell’ultimo Decreto ma non basta, l’opinione pubblica dopo tanto tempo è sintonizzata altrove.
Basta fare un piccolo passo indietro per capire che quando la preoccupazione vera sopraggiunge e sostituisce la “paura finta” come quella sui migranti tanto cara alla destra, le persone tornano ad ascoltare e a fidarsi della classe politica che ha come fine la risoluzione dei problemi non solo la denuncia strumentale.
Ed allora ecco che l’indice di gradimento del premier schizza al 51%, mentre quello di Salvini scende al 32% un solo punto in più di Nicola Zingaretti. Inimmaginabile fino a qualche mese fa. Per non parlare dei partiti dove la Lega veleggia ormai sotto il 30%, 26,5 per la precisione, anche in questo caso tallonata dal PD, con Renzi che finisce nell’anonimato.
Spiegata la differenza tra realtà e percezione.