In Italia si è perennemente alla ricerca della formula politica giusta. Governi penta, quadri o tripartito nella prima repubblica, coalizioni nella seconda, alleanze, governi tecnici o tecno-politici in questa. Come se la formula contenesse qualcosa di magico per far sparire d’incanto i problemi.
Questo vizio italiano, in particolare della stampa nazionale con rare ed importanti eccezioni, ha raggiunto l’apice con il governo Draghi, l’uomo giusto al momento giusto, il personaggio autorevole di cui c’era bisogno, quello che avrebbe messo d’accordo tutti, nessuno escluso. A prima vista la negazione della politica, però essendo la nostra valutazione estremamente minoritaria nel paese non conta, infatti l’attuale narrazione politica cataloga come sbagliato ciò che non è popolare!!!
Ritornando a Draghi, è facile notare che il primo intervento economico del governo ha molti, quasi tutti elementi di continuità con il precedente. Quelli che aspettavano il miracolo sono delusi e non poteva essere diversamente. Gli impegni sono il naturale proseguimento dell’azione del governo Conte, non perché sia stato il migliore esecutivo possibile, ma perché per attraversare lo stretto sentiero della pandemia serve buon senso prima che autorevolezza internazionale.
Mettiamo in fila le cose per provare a capire: il piano vaccinale continua a faticare, i fatti dicono che la responsabilità non era di Arcuri, deve essere ripartita tra produttori non ottemperanti e traballanti strutture organizzative in alcune regioni; passiamo ai ristori, dove resta alto lo spread tra quanto stanziato e quanto richiesto da partite IVA e imprenditori; lasciamo da parte il “difetto” di comunicazione e le decisioni avventate su Astrazeneca, per finire alla pessima gestione della scuola ritornata in DAD al 100%.
Il giudizio andrebbe espresso sui fatti non sulle formule. Ha fatto bene Giuliano Ferrara su “il Foglio” a ribadire che essere “draghiani” non significa automaticamente “che alla mattina uno si alza e recita tre Draghi noster qui es in coelis (cit. da Twitter), non significa lodare estasiati il fondale blu Madonna della sua conferenza stampa, non implica la svalutazione di un anno e qualche mese di governo contiano della pandemia”.
Ecco, se ritrovassimo il gusto di analizzare i fatti anzichè innamorarci delle formule faremmo il bene nostro e della comunità.